Friday, September 26, 2008

Darling harbour



"expect everything" e' lo slogan che promuove le iniziative di uno dei piu' bei porti di Sydney. fin dal nome un po' coccolo si capisce che anche i sydneysiders ne sono innamorati. non che le baie e porti strepitosi qui manchino, ma questo ha il suo fascino speciale. Darling harbour chiude la Pyrmont bay e, mutatis mutandis, svolge un po' la funzione delle Zattere a Venezia: e' un bel posto per lo struscio a qualsiasi ora, disteso al limitare di China Town con la sua Sussex street in perenne movimento, a pochi passi dal Paddy market e dalla sede di Haymarket di UTS, quella in cui lavoro io. il porto e' la sede dell'acquario di Sydney, maritime museum, teatri e convention center.


ci sono caffe' e ristoranti, come al solito numerosi i posti "italiani", si mangia il pesce in riva all'acqua. spesso, quando ho bisogno di una boccata d'aria fesca o non mi va di mangiare nella common room, e' uno dei target prediletti. il posto sprizza adrenalina e vitalita' con il suo parco sotto i viadotti ma dispensa anche la pace meditativa e peripatetica del chinese garden.


a Darling harbour passa anche il monorail, questa specie di treno volante (monorotaia, appunto) sospeso fra le strade e i palazzi. nonostante ci stia facendo il callo, fa ancora un certo effetto vedermi passare il trenino sopra la testa. ebbene, dopo qualche giorno passato in un ufficio provvisorio, vicino alla segreteria retta con piglio ed efficienza dalla signora Eleanor Resciniti (paisa'!), mi hanno dato una nuova stanza che sara' la mia sistemazione "definitiva" per questi 4 mesi. dalla mia finestra, lato porto, vedo il monorail passare ogni tre minuti. uno dei treni e' ricoperto di pubblicita' dell'India. oltre al subcontinente indiano la cosa che a me sembra piu' "incredible" e' vedere un gigante sikh che mi sorride a 8 m da terra. saluti globali a tutti!

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