Monday, January 01, 2007

NYE (the day after)

the new year's eve is over. anche il 2007 ha avuto l'accoglienza speranzosa e pirotecnica che si deve ai nuovi venuti, let's hope it's a good one. oltre al ricordo dei fuochi, i piu' emozionanti sono stati sparati dal ponte, mi resta negli occhi la marea di gente che invade il centro della citta', si accalca nelle strade e va giovanilmente su di giri a furia di birre. c'erano luoghi detti enclosures con feste "private" come la nostra, organizzata per gli ospiti della Town Hall, in cui l'atmosfera era piu' relaxed and less crowded, in piacevole attesa dei fuochi. organizzazione da manuale, chioschi con vendita di cibo e bibite, paramedici, ragazzi e ragazze di tendenza a distribuire gadgets luminosi... hurrah for the lord major Clover Moore!


nelle strade era un festone, cassette di birra a gogo, forse posso dire di aver partecipato (un po' passivamente, ma tant'e'!) al primo rave della mia vita. dopo i fuochi tutti a casa, con la calma necessaria a far defluire un milione di persone. per fare 100 metri ci abbiamo messo mezz'ora, con abbondanza di struscio fisico al confine del sesso on the road con questa folla ben carburata e occasionale sostegno dato a giovani menti offuscate da 12 lattine di Carlton, si capiva dal barcollamento e dall'alito!


"i milioni di milioni", come li chiama Cesira, riempivano le strade che mostravano chiari segni del passaggio della festosa orda, sottoforma di scoasse varie e recipienti di ex-alcol. eppure stamattina sono andato a fare un giro all'alba (8.20), nonostante la pioggerella non avevo sonno e ho pensato di vedere il day after: tutto pulito, rimossi i bagni chimici, un tripudio di idropulitrici e furgoni di ditte e operai comunali a smantellare steccati, palchi, baracchini... saranno anche abituati ma gestire un milione di persone come un bicchiere d'acqua mi pare una bella prova di forza.

poi siamo andati a fare colazione in Stanley st, da Bill and Tony's, posto di italiani, bandiere tricolori ovunque. a vederlo da fuori sembra un postaccio, ma gia' sapevamo che e' solo apparenza, colazioni di ottima qualita' sia nella versione caffe+dolce che in quella, che io preferisco, caffe+2 uova+pancetta+toast+pomodoricotti. e' guerra senza quartiere per ogni tavolino, via un cliente sotto un altro. Tony e Patti ci hanno fatto piacevolmente compagnia, non c'erano molti posti aperti il primo dell'anno alle 9.30 e poi dicono che noi italiani non abbiamo voglia di lavorare! finally, siamo tornati a casa a preparare le valigie. domani lasciamo the emerald city per un viaggio on the road, ma questa e' un'altra storia. buon anno a tutti.

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