Monday, January 05, 2009
let's go west
Perth, capitale della WA e' una citta' "diversa": strade larghe, edifici bassi, poche macchine e poca gente in giro (con l'eccezione del centro strettamente inteso, con i suoi due mall pedonali). tutto e' ovviamente relativo e i nostri confronti usano Sydney come pietra di paragone. puo' anche darsi che l'abitudine alla citta piu' hectic d'australia ci faccia sembrare perth un po' lenta, ma sembra proprio una citta' per pensionati. ci sono anche motivi per cosi' dire climatici che la rendono bizzarra. il sole e la temperatura durante il giorno sono estremi in questa stagione (si viaggia sui 35-37 di norma, i 40 sono sempre in agguato) ma loro imperterriti continuano con orari "british" da kamikaze. i negozi chiudono alle 17.00, si va mangiare dalle 18.30, alle 20.30-21.00 la cucina chiude e tutti a nanna. appena la serata si ammorbidisce un po' e comicia a tirare un filo di arietta, qui e' tutto chiuso e non trovi ne' un cane per strada ne' un ristorante aperto. non dico fare la siesta e tirare madrugada come gli spagnoli ma sarebbe una buona idea evitare il pomeriggio arroventato e tenere aperto di piu' in queste belle serate luminose e fresche. mah, contenti voi...
abbiamo visitato la zecca, testimone del periodo in cui c'era la corsa all'oro, 600 km nell'entroterra. l'istituzione e' ancora attiva nella sede originale e nella visita vi mostrano le piu' grandi pepite ritrovate nella zona, i lingotti, la ricostruzione di un accampamento di cercatori e un intero ciclo di fusione dell'oro (col crogiolo a 1300 gradi). alla fine si possono vedere al di la' di un vetro gli operai e le presse che stampono le monete.
ci rimane negli occhi e nei ricordi il Kings park, turf brillante e piante rigogliose, si vede una magnifica skyline e si apprezza la bellezza dello Swan river che forma un grande lago in prossimita' della citta'. ci informiamo e al botanic cafe' ci dicono che chiudono la cucina alle 20.45. sappiamo che non possiamo sgarrare, facciamo una passeggiata fino al war memorial e ci sediamo alle 20.30 in un bel tavolo con vista. il posto e' relaxed, i piatti sono semplici e buoni, a buon mercato, la serata e' fresca, la vista memorabile. il gestore scandinavo (!) comicia a sbaraccare alle 21.30, chiudendo con dei teli di plastica le aperture del portico. ma e' squisito e ci lascia la nostra apertura fino alle 21.45. poi capiamo che non si puo' tirare la corda e ce ne andiamo, ringraziando per averci lasciato la vista fino all'ultimo momento.
merita una visita anche Fremantle, bella cittadina portuale con tratti architettonici del primo novecento. da la' poi prendete il ferry che vi porta a Rottnest (un filo sballottati dalle onde). e' un'isola di selvaggia bellezza abitata dalle quokkas, marsupiali di piccole dimensioni che a prima vista sembrano pantegane. ma poi sono simpatici e docili e ci si affeziona. nostro nipote Lorenzo li ha riempiti di salatini, che loro sembravano gradire piu' di quello che raccattano nell'isola.
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