Thursday, January 01, 2009

Sydney ratatouille



la rarefazione di idee coerenti per i post del blog mi spinge a cercare di mettere assieme un pezzo piu' vario, sconnesso e vagamente dissonante. certo, se gia' pensate che finora non tutto il blog rifulga di serrata consecutio, beh... tenete duro ancora un po'! nella mia testa il fil rouge e' nuovamente questa meraviglia di citta' che si arrampica sempre piu' alto nel mio gradimento, oltre che nella classifica dei posti in cui ho vissuto per piu' tempo: Riese Pio X (mezza vita), Treviso (decennio), Venezia e Padova (intorno al paio d'anni), Sydney e Canterbury-UK (semestre). dubito di riuscire a raggiungere il decennio ma sto lavorando a "un paio d'anni" a Sydney. il tempo non mi manca, in fondo per la mia generazione la pensione somiglia ai fiori da morto: durano poco e sono usati in prossimita' della dipartita. ma sto divagando e torniamo a bomba.

drag or dragon? siamo stati a vedere "Priscilla queen of the desert" e il suo autobus rutilante in viaggio per l'outback. come dice Tony, non e' che ci sia una gran storia, ma il musical rifulge di brillantezza, canzoni fotoniche e i costumi sono semplicemente fantastici. se vi sentite piu' drag che dragon di tanto in tanto, vi potete sempre ispirare a questa bella storia di diversita' (lo so, pur nella sobrieta' questa frase non e' ratzingeriana ma credo che quello che ognuno fa nell'intimita' siano solo cazzi suoi).

spilling the beans, clarence st: bel caffe' gestito da una coppia di israeliani giovani e svegli. la signora ha un sorriso e una gentilezza mora e mediterranea che incantano. anche le cameriere sono delle "soggette"... ci piace per la cura maniacale degli ingredienti (prodotti freschi, s pellegrino fra le bibite, panini non banali, non tutto bello e siliconato come in altri locali). e poi, servono sempre una zuppa bollente, io ne vado pazzo (dell'idea oltre che della minestra!) non sempre qui fa un caldo boia e una bella scodellona di passata o zuppa e' una meraviglia.



balmoral: spiaggia europea per l'aria chich, la bellezza della zona residenziale che la circonda, la calma del mare. a differenza dei grandi nomi (Bondi, Manly, Maroubra...) si tratta di una spaggia "interna", dentro all'harbour, e il mare e' sempre piu' calmo che sull'oceano. niente onde e surfisti muscolosi e appunto per questo te ne stai pacifico sul bagnasciuga o sui tratti erbosi e attrezzati con panchine e tutto quel che serve per i picnic. sulla spiaggia c'e' anche il bathers' pavillion, cafe-ristorante d'inizio novecento con quella perfetta aria demode' che ricorda il lido di venezia. il cafe' (dove si puo' mangiare) e' carinissimo, offre splendide viste di rocks point e ha prezzi ragionevoli. mi dicono che il ristorante sia invece costosetto, per colpa delle tovaglie di lino che qui fanno faville. voi capite perche' pagare 30 dollari in piu' per avere la mise-en-place in lino? arrivare a balmoral non e' banale ma se prendete il 247 che va al taronga zoo fatevi a piedi mandolong road, in discesa, per vedere in che che quartierino ci si puo' prendere un piede-a-terre... in salita e' meglio di no, e' una bella impiccata.



BEBes: l'abbreviazione assolutamente scientifica (giuro!) sta per Blue Eyes Blond-es e dovete sapere che qui ce ne sono in numero eccezionale. in generale, si tratta di gran pezzettoni di figliole, atletiche, altone e non anoressiche (in sintesi, sane!) le BEBes competono ad armi pari con le altre esotiche bellezze locali d'origine asiatica ma hanno una peculiarita' che le rende financo piu' appetitose: il sole feroce di Sydney rende la loro epidermide dorata e bronzea. potendo sfoderare questa abbronzatura mi ricordano (oltre a tutto il resto) anche il fish'n'chip... da paura!



dendu' cafe: il posto e' a 3 minuti a piedi dall'ufficio, in macarthur square su bulwara road. ci piace perche' hanno i tavolini all'ombra delle acacie e sulla sommita' di una cresta che si affaccia su Glebe. tira sempre un discreto venticello. panini civili e caffe' sopra la media. il personale ha una sua personalita' non banale ("soggetti" pure loro!) noi abbiamo conosciuto uno scozzese (aussie da 20 anni) e l'aiuto cuoca, una ragazza con coda di cavallo bionda che ti riconosce dalla seconda volta che ti vede.

buses: come sapete, formano la spina dorsale dei nostri capillari giretti per la citta'. la palma del migliore va (strettamente ai punti) al 431 che collega Millers point con Glebe. fa capolinea in due dei piu' gradevoli quartieri di Sydney, passando per la centralissima e pulsante george street.

a natale un autobus per deposito e' agghindato con nastri, addobbi, luci e quant'altro. devo dire che prendere o anche solo veder passare uno di questi carri mascherati natalizi a forma di bus tira su il morale sia dei passeggeri che dei passanti.

gli autisti degli autobus sono curiosi articoli, spesso di nazionalita' varie e vorrei proprio conoscere chi li addestra. tutti credono ciecamente all'assioma che dove passa una macchina passa anche un autobus... lo mettono in pratica con ferocia e destrezza. sorpassano senza pieta', si sfiorano nelle due corsie di marcia di george st, chi rallenta e' perduto! sembrano assatanati ma hanno un cuore e si fermano quasi sempre a raccogliere il ritardatario che insegue il mezzo sacramentando, come si conviene a un servizio pubblico, e non ripartono fino a quando i passeggeri anziani non hanno preso posto, costi quel che costi in termini di tempo. non sempre sono ciarlieri e a volte rispondono "d rk" con voce baritonale a chi chiede dove va il bus. da poco ho capito che vuol dire "the Rocks". infine, possiedono un simpatico daltonismo a tempo: se il semaforo e' verde, e' verde; se e' giallo, e' molto verde; resta verde anche nel primo secondo di rosso e infine inchiodano perche' non resta altra scelta. in attesa all'incrocio ci potrebbe essere un collega pronto a scattare, se lo conosci lo eviti!



NYE: New Year's Eve, la vigilia (s silvestro) piu' celebre dell'emisfero sud. anche quest'anno grande show di fuochi artificiali e di pubblico. la novita' erano i razzi sparati orizzontalmente, "ad alzo zero", dal ponte. di grande effetto, devono aver anche calcolato dove atterrano (sull'acqua del porto) senno' avrebbero falciato i "milioni di milioni" che assistevano. questo post chiude il 2008 e apre il 2009, let's hope it's a good one, auguri a tutti.

partiamo per Perth e la Western Australia domani, 8 giorni di spazi, sole, animali mai visti (Quokkas!), wineries, beaches (ci mancherebbe...) magari qualcosina la scrivo anche da la'.

No comments: