Fonte: https://www.findomestic.it/landing_page/adv/pp/ppc_bing.html, scaricata il 27 marzo 2024 |
> f <- function(i) (1-(1/(1+i))^96)/i
> uniroot(function(i) 199.90*f(i)-14000,c(0.005,0.01))
$root
[1] 0.006909052
$f.root
[1] -6.261358
$iter
[1] 3
$init.it
[1] NA
$estim.prec
[1] 6.103516e-05
> res <- uniroot(function(i) 199.90*f(i)-14000,c(0.005,0.01))
> (1+res$root)^12-1
[1] 0.08613283
Il tasso TAEG che viene a me è 8,613%, è un filo diverso dall'8,59% dell'annuncio ma, primo, ci può stare, sono due centesimi di punto percentuale, bricioline. Secondo, aumentando l'accuratezza del calcolo mi viene 0.085998, che somiglia tanto tanto all'8.59% he dicono loro. Il TAEG è a posto.
E il TAN? Mi metto a calcolare quella che sarebbe stata la rata se avessero usato il TAN dell'8,27%. Farlo è semplice, è uno dei mattoncini di base del calcolo della finanza. (se siete allergici, saltate al prossimo paragrafo!) Si calcola il tasso mensile corrispondente all'8,27, poi l'"a figurato 96 al tasso mensile" e, infine, si ottiene la rata dividendo 14.000 per l'"a figurato" appena calcolato.
Bene, la rata "giusta all'8,27" viene fuori 197.7154, in cui ho lasciato tutti i decimali per farvela vedere bene bene (se non siete maniaci delle cifre decimali, diciamo che è 197 euro e 72 centesimi). A poco a poco mi spunta un sorriso (o è un ghigno?) in faccia. Se il tasso vero fosse il TAN dovrei pagare 197.72. ma findomestic mi chiede 199,90, si prendono più di due euro a rata per ognuno dei 96 mesi (per la precisione 2,18 al mese).
La cosa curiosa è che non lo dichiarano come "costo" propriamente detto, e infatti non lo citano nella tabella dei costi. Non è un costo (?) eppure ve lo mettono in conto come se fosse un non so che di etereo: il 197,72 si libra fino a 199,90, come un refolo, quasi sollevato dal destino cosmico dei bioritmi galattici. Pare quasi un arrotondamento, ma non si tratta di frazioni di centesimi, che contano poco, ma di 2 euro e rotti moltiplicati per 96 rate, sono quasi 210 euro. Ora, non dico che sia un furto... ma è pur sempre più di un caffè al mese per 8 anni.
In fondo quello che scrive findomestic è corretto: se paghi il 199,90, non ci sono ulteriori spese (giusto!); il TAEG, che è ciò che conta, è 8,59% (giusto!); il contratto è chiaro e scritto bene (giusto pure questo e non scontato!) E proprio per questo mi chiedo ancora perché mai allora dicono che il TAN è 8,27? Non avrebbero potuto scrivere che TAN e TAEG per una volta erano identici a 8,59% proprio perché non ci sono spese di alcun genere (col 199,90)? Forse sì, ma uno dei modi per capire i conti e il contratto è che loro sono veramente partiti dall'8,27% e sapevano che erano dovuti 197.72 al mese. Però, si saranno forse detti, fa più bello se scrivo "zero spese" e mi basta ritoccare un poco la rata fino a farla diventare tonda, scrivendo un 199,90 che a tutti noi ricorda 200, cosa vuoi che sia? Forse, ciò che ci resta in mente è che posso avere 14.000 euro pagando rate da 200 euro per 8 anni, il resto della semantica quasi evapora o, meglio, resta impigliato in un TAN basso e in un TAEG più alto che segnala che qualche spesa c'è, anche se non c'è. Invece, i centesimi contano specie se diventano 2 euro e 18 al mese!
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