Sunday, June 01, 2025

MiFIDo di te?

ancora una volta mi ritrovo a compilare il questionario MiFID con altri, nelle vesti di "consulente", seduto dall'altra parta del desk mentre il bancario di turno (stavolta è Anna) fa le domande, visto che abbiamo chiesto di aprire un deposito titoli. sono in una grande banca, lei è preparata, ne ho visti altri all'opera e non se la cava peggio dei suoi colleghi. la normativa MiFID, Market in Financial Instruments Directive (Direttiva sugli strumenti del mercato finanziario) è la pietra miliare delle norme che regolano i rapporti fra clienti e banche / intermediari. la faccio breve perché mi voglio concentrare su altro ma dico sempre che:

  • è una buona legge perché obbliga le parti a parlarsi, la banca chiede al cliente chi è, cosa sa di finanza, che obbiettivi e quanti soldi ha;

  • il cliente ha l'occasione di conoscere sé stesso e di aumentare la sua (auto-)consapevolezza su temi ostici.

eppure ogni volta vacillo: Anna chiede le cose, cerca di aiutare ma immaginatevi la scena, c'è una che legge le domande, senza alzare troppo il tono perché ci sono altri clienti/operatori che lavorano là intorno. quasi non si sente quello che chiede e parimenti si sentono a stento le opzioni da scegliere come risposte. con buona volontà, lei ruota il video del computer, rivolgendolo verso di noi, senza riuscire a girarlo del tutto per la presenza di cavi, spinotti, prese. risultato? anche se ci tiriamo il collo e aguzziamo la vista, si sente poco, si vede poco in diagonale (io, poi, vedo 0-zero-0!), si capisce poco... non è colpa sua, non è colpa nostra, non è colpa di nessuno. peccato che questa situazione, nella storia, sia quasi sempre la premessa per quelli che, se non sono disastri, poco ci manca o ci è mancato.

se sorvolo sul fatto che da quelle domande dipende anche il futuro dei nostri soldi, la possibilità di difendere i nostri risparmi da rischi e costi eccessivi e la sensatezza globale degli investimenti di una persona, se sorvolassi su tutto questo, mi potreste dire: "eddai, dacci un taglio! sono domandine semplici semplici... fidati!"

appunto, semplici. ecco un esempio:

Si definisce "frontiera efficiente" la curva che collega tutti i portafogli che rappresentano la migliore combinazione possibile di rendimento e rischio. Un portafoglio si colloca sulla frontiera efficiente se per quel dato livello di rischio massimizza il rendimento atteso o se per quel dato livello di rendimento atteso minimizza il rischio.
Ipotizzando due portafogli sulla frontiera efficiente:

  • portafoglio A con rendimento atteso 3% e rischio 5%

  • portafoglio B con rendimento atteso 10% e rischio 30%

Un terzo portafoglio C, sempre sulla frontiera efficiente, con rendimento atteso del 7%, secondo Lei che valore plausibile di rischio potrebbe avere tra quelli indicati?

Potete scegliere fra: 5% / 15% / non saprei.

siete ancora qui? immaginatevi questo dialogo fra una che ti legge questa filippica sulla fronché efficiente quando il rischio per il dato rendimento massimizza il rendimento (o era il rischio?) che minimizza cosa, sempre ipotizzando, e poi c'è A e c'è B... se hai sentito oppure visto sul monitor tutto questo, o perduta gente, allora beccati un C, sempre sul confine fra la vita e la morte, che rende il 7% e, non perdiamo ulteriore tempo, 5%, 15% o non saprei? immaginatevelo...

torno serio per dire due cose: la prima è che è una domanda tosta, argomenti del genere all'università li vedi solo a una magistrale in economia screziata di finanza e non devi rispondere al volo senza nemmeno aver visto la domanda. ora, come fa un cristiano, un anziano, ma anche uno sveglio a non confondersi? forse, per altro, dovrebbero fare domande migliori perché questa è da TAI (sì, trans anal irrigation, mi scuso per l'inglesimo!) in effetti in altri questionari almeno chiedono cose che si capiscono come "Ha in mente persone che vuole tutelare? Familiari o altre persone?" (questa domanda la trovate nel questionario delle Poste). la seconda osservazione è che Anna deve per forza aiutare, quasi dettare, e dare le risposte, l'ho già detto prima che non è colpa sua ma che cos'altro può fare?

il questionario sarà anche utile ma fatto così (da questa banca) è una bestialità, è chiaro come un incunabolo medievale fintamente dotto e praticamente inutilizzabile da Anna e da noi, che non siamo nemmeno pirle complete. non so come si possa fare, proprio non lo so, le cose complesse non hanno soluzioni semplici. è meglio di niente chiedere al cliente che cosa ha in mente, proviamoci pure, ma dalla teoria alla pratica serve che questo questionario cambi almeno la sua grammatica.

com'è finita? fatto il questionario, il cliente risulta "equilibrato", qualcosa sa, qualcosa vuole, qualcosa spera di guadagnare e quindi con l'aiutino di Anna può comprare un po' di tutto (e, se lo fa da casa con l'home banking, proprio tutto, compresi titoli tossici e spazzatura radioattiva!) triste? forse. ma magari qualcosa resta lo stesso, magari qualche domanda se la porrà e vorrà chiedere qualche risposta prima di attraversarla quella strana "frontiera" di cui pure si parlava prima...   

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