Monday, December 22, 2008
Vauclose house
l'ultima spinta per visitare Vauclose ce la da la notizia che e' una delle location del film Australia, il film evento della stagione con le glorie nazionali Nicole Kidman e Hugh Jackman che arrivera' in italia fra un mese. un'occhiata alla tentacolare mappa dei Sydney buses e siamo sul 325 diretti verso est. per arrivare a Vauclose si sfiorano alcuni dei quartieri residenziali piu' chic della citta', come Elizabeth bay, Rose bay, Double bay. a filo sul mare, offrono viste spettacolari della city e della sua skyline, e ospitano lussuosi appartamenti moderni e case di rappresentanza. l'autobus, prima di inoltrarsi fra queste strade ricche di verde e dimore benestanti, passa anche per Kings Cross, che e' tutt'altro che una zona a la' page: la variegata umanita' di emarginati e cacciatori di sesso a basso costo staziona in permanenza in giro. il constrasto con quello che verra' poi non puo' essere piu' evidente.
arriviamo a Vauclose, un palazzo storico gestito dal HTT, historic houses trust, quando ancora ci sono nuvoloni in giro. la giornata promette bene e, in capo a qualche ora, un sole vigoroso splende sul palazzo con giardino della famiglia Wenthworth. si racconta che mr Wenthworth sia stato la prima personalita' australian-born di rilievo nella colonia. intorno al 1820, si sposa una figlia di convicts, Sarah, compra questa tenuta in una zona periferica di Sydney. dei 200 ettari originari ne sono rimasti 9, ma bastano a dare un'idea di magnificente splendore di villa in campagna. Wenthworth e' uno di larghe vedute: scrive la bozza della costituzione del NSW, ancora in vigore; fonda "the australian", il primo giornale indipendente del paese, quello che mi leggo ogni fine settimana; finanzia la nascita di University of Sydney. nel 1852 parte con tutta la famiglia per il gran tour d'europa, vendendo tutto il mobilio (!?) e resta in viaggio per 9 anni. torna nel 1861 con bauli e bauli di souvenir, compresa una partita di mattonelle comprata a Pompei con disegni ispirati agli scavi. quelle piastrelle fanno bella mostra di se in quasi tutte le stanze. Sarah, donna pratica e di carattere, procede a riarredare la casa ma nel 1862 la famiglia rivende tutti gli arredi (!!?) e riparte per l'inghilterra. Wenthworth tornera' solo da morto, nel 1880, per essere sepolto con il primo funerale di stato che il NSW ricordi.
queste cose, e molte altre, ce le racconta Gordon, che sovraintende alla gestione della casa. si offre di introdurci "brevemente" al palazzo quando chiediamo al desk se ci sono dei tour guidati, ha ancora le ragnatele sulla maglietta nera visto che sta riordinando il bellissimo giardino. e' un curioso soggetto, ma dopo un po' la sua passione ci contagia: ci racconta morte e miracoli della casa, degli usi e costumi dell'epoca, della famiglia Wenthworth. tanto per dirne una, sapevate perche' il dessert si chiama cosi'? quando arriviamo alla sala da pranzo, Gordon ci spiega che dopo il pasto i camerieri rientravano nella stanza e svuotavano completamente la tavola ("desert the table") per portare il dolce: nient'altro intorno, desert, appunto! va avanti senza soste per 45 minuti, sappiamo tutto anche dei matrimoni infelici delle figlie di Sarah e di quanti pomodori erano seccati in cucina per fare fronte ai capricciosi inverni di Sydney... poi, semplicemente, ci dice che deve tornare a lavorare. gli chiedo di fargli una foto, e' il nostro piccolo monumento alla sua gentilezza e al suo travolgente amore per questa casa.
finiamo la visita e torniamo a vedere orto e giardino, ora sfolgoranti di luce e di fiori. il parco e il paddock sono frequentati da locali e famiglie per il picnic e concludiamo la giornata nella tea house che ora ospita un bel caffe'. fish and chip all'ombra con viste sulle palme: penso (mi capita spesso!) che sono un ragazzo fortunato.
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