Tuesday, July 30, 2013

Tanja

Ci fermiamo in una baia bellissima dopo aver visto in lontananza il porto di Marmaris. A mezza costa c'è una specie di tempietto circolare di pietra e sulla spiaggia un capanno per la vendita d'olio e miele. Cesira attacca bottone con Tanja, una libanese che "abita" nel caicco ormeggiato a fianco del nostro. Le racconta che una volta l'anno riuniscono la famiglia, i cui membri sono dispersi fra Inghilterra e altri paesi, noleggiano una barca e passano le vacanze insieme. Dice che la costa turca è la più bella ma ci parla molto bene anche di Symi, isola greca non lontana da dove ci troviamo. Penso che questo mare e queste spiagge te le puoi godere solo se ci arrivi in barca. Per uno abituato a raggiungere Jesolo e dintorni esclusivamente via terra è una piccola grande novità. Arriva lo yatch del padre di Tanja (yes!) Ci viene la voglia di una missione per migliorare i rapporti italo-libanesi. Se vi chiedete perché, c'entrano delle ragazz(in)e in bella vista che hanno spinto i nostri adolescenti maschi a rompere il ghiaccio. Ma sono timidoni e c'è Cesira che già conosce Tanja... due più due e Cesira è in canoa con una bottiglia di Cielo tenuta in fresco e io, Carlotta e i nostri giovani virgulti nuotiamo all'abbordaggio. Conosciamo pater e mater familias, due signori anziani che parlano in francese e scambiamo due parole con altri parenti di Tanja, inclusa Paula, al primo anno di Economics and Business a Berkeley. Ci offrono un caffè turco (perfetto, il migliore che abbia mai bevuto) e contraccambiano il dono dandoci una bottiglia di raki all'anice. Ci spiegano che si beve a pasto, allungato con due-tre (meglio quattro, va!) parti d'acqua. Ci salutiamo invitandoli a venire da noi nel pomeriggio ma poi partiamo e tanti saluti.


Per la cronaca: il Cielo pinot grigio "rosato" non ci è parso un vino indimenticabile ma speriamo che i libanesi l'abbiano gradito. Anche il raki, comunque, non ci ha conquistato ed ci è parso strano bere questa grappa allungata al sapore di anice mentre si cena. Siamo pari!

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