Anche io #novax, era ora! Finalmente mi bevo pure io una leggenda urbana e faccio di tutto e di più per adattare il mio comportamento a questa gabola, voglio la mia fornitura di cannella, a costo di protestare nelle piazze contro la dittatura sanitaria!
Beh, non è proprio così, ma sotto sotto ho rischiato anche io di cascarci perché quando una cosa la vuoi credere con tutte le forze, quando ci speri proprio tanto, non c'è scienza che tenga davanti al vodoo che ti semplifica la vita.
Vado con ordine e provo, per i miei quattro e quattr'otto lettori #iomivaccino e #novax a raccontare una storia. Ieri sera siamo a cena da un'amica tanto brillante quanto ferrata nella scienza. Anna ha impiantato una impresa che estrae concentrati proteici da vegetali come soia e piselli, producendo farine e gel ad alta biodisponibilità e privi di glutine per consumo agricolo-industriale e umano (ad esempio, i prodotti sono adatti a vegani, ciliaci, a chi ha intollerenze varie o preferisce poteine vegetali al posto di quelle animali). Io sono un diabetico LADA da due anni e mezzo (è un'altra storia, forse un giorno mi metto a scriverla) e cerco con discreta cattiveria di combattere la glicemia alta con quello che chiamiamo "compenso metabolico", nome aulico che sta per dieta feroce con controllo strenuo di carboidrati e demonizzazione di zucchero e tutto quel che lo contiene. Pane e pasta solo con sospetto e immancabile pesatura mentale (dopo un po' ci si fa l'occhio) o sulla bilancia. Da due anni e mezzo ho sempre una fame boia, sono diventato secco come un'acciuga striminzita, una pizza è un oggetto del desiderio che scatena deliri onirici e sublimazioni erotiche perché, tanto, non te la puoi mangiare (sempre che non sgarri, ovvio!). Spero di aver reso l'idea e a un certo punto Anna, che macina tabelle di ingredienti e composti chimici a memoria, mi dice che "la cannella abbassa la glicemia". Affondo il cucchiaino nella mia mini-porzione di mele cotte al limone, squisite e senza zucchero, cosparse proprio di cannella e penso che non può essere vero.
Eppure ci voglio credere con tutte le forze, basta dieta (pardon, compenso), xitagliptin, glucometro, ipoglicemie, metformina sia slow che fast... da adesso mi posso strafogare e decidere di mangiare (più o meno) quel che mi pare, tanto ci metto la cannella! Il giorno dopo (cazzrla, sono pur sempre uno scienziato, mica un #novax!) cerco le prove e trovo questo articolo:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/14633804/ |
C'è proprio scritto che la cannella migliora (il livello) della glicemia e dei grassi nei diabetici. Leggo e anche se non capisco proprio tutto, capisce che basta: il consumo di 1-6 grammi di cannella al giorno produce un calo della glicemia del 10-20% e un mucchio di altre belle cose al tuo colestorelo HDL, LDL, trigliceridi e avanti con la processione. Lo studio è fatto bene, pubblicato su rivista scientifica peer-reviewed, ci sono le deviazioni standard e i p-value (vuol dire che è roba seria e credibile). Mi organizzo per comprare 14 confezioni di cannella la prossima volta che vado al supermercato: già, 6 grammi al dì, circa due etti al mese, due kg e mezzo all'anno, Anna aveva ragione, de profundis per il diabete e da ora in poi a casa mia, se vi portate le mele, vi sembrerà di entrare in uno strudel tanto è forte l'essenza di cannella!
Osservazione 1: la vedete almeno un po' la differenza coi #novax de noantri? Se senti dire una cosa non te l'ha ordinato il medico di crederla seduta stante. Si può sempre cercare due minuti su un motore di ricerca e leggere qualche articolo (serve precisare "articolo" di nuovo? Sì, pubblicazione scientifica, non vaccate prese da siti alternativi in cui pubblicizzano rimedi per salvarsi dagli extraterresti o dicono che adesso siamo "sovrani noi" al posto del medico di base). Il #novax da barzelletta (?) di cui parlo ci crede e basta ma non è sua mamma fare così. Provate a studiare, no?
Ecco la tabella che mostra il calo della glicemia nei gruppi 1, 2, 3, quelli che si sono saziati di cannella mentre i gruppi 4, 5 e 6 cui hanno dato placebo non hanno tratto benefici. Lo vedete anche voi che si passa da 11.5 circa a 9 e rotti di glicemia dopo 40 giorni. Evvai!
Osservazione 2: la scienza non è fede in dogmi intoccabili e si costruisce faticosamente imparando da quel che capiamo e dai nostri errori. Ogni studio verifica e, se serve, rettifica quelli di prima, in modo che quanto è ben compreso si solidifichi se si accumula evidenza, e sia doverosamente modificato se conosciamo fatti nuovi. Questa apertura all'errore e all'auto-correzione non è un difetto, è un metodo. Solo i mussi non cambiano mai idea. È l'unico metodo che conosciamo per provare a capire il mondo, le pandemie e tutto il resto. Vedete la differenza coi #novax tipici? Non gli sono bastati due anni di sofferenze, 130 mila morti e oltre (solo in Italia), decine di studi e quintali di dati che provano l'utilità e l'efficacia dei vaccini per cambiare idea, teste dure e cuori di pietra...
E mi rimetto con maggiore cattiveria a cercare sul motore di ricerca, chi cerca trova, e infatti trovo una meta-analisi (anzi, due!) Una meta-analisi è uno studio degli studi che sono stati fatti su un argomento. Se vi chiedete come mai la gente è pagata per studiare una cosa già studiata, il motivo è che spesso studi diversi arrivano a conclusioni talvolta diverse (non sempre, ma capita). E allora la meta-analisi mette insieme tutto quello che sappiamo e che è stato pubblicato, è una specie di sondaggio-sommario in cui sono interpellati tanti ricercatori e si mettono insieme i loro risultati per vedere se le conclusioni di questo o quello studio sono robuste oppure se manca sufficiente evidenza.
Ebbene, la prima meta-analisi, "Cinnamon Use in Type 2 Diabetes: An Updated Systematic Review and Meta-Analysis", 2013, conclude che:
Il consumo di cannella è associato a un calo significativo del glucosio a digiuno (e del colesterolo totale, ...) Tuttavia, non c'è un effetto significativo sull'emoglobina glicata. L'alto livello di eterogeneità potrebbe limitare la capacità di applicare questi risultati ai pazienti, dato che le dosi e durata della terapia (a base di cannella) non sono chiare.
Non è proprio una marcia indietro ma la mia felicità cannellata ne esce ridimiensionata, è tutto più sfocato e, a dir la verità, noi pazienti siamo contenti se cala la glicemia ma lo siamo ancora di più quando scende la glicata (su cui invece "non ci sono effetti significativi"). Dieci anni di studi posteriori al 2003 hanno mostrato che la cannella forse qualcosa fa ma è meno efficace e semplice di quel che sembrava.
La seconda meta-analisi, "The impact of cinnamon on anthropometric indices and glycemic status in patients with type 2 diabetes: A systematic review and meta-analysis of clinical trial", 2019, è ancora più recente e quasi pianta un chiodo sul coperchio della bara:
Nei 18 studi dell'analisi l'uso di cannella ha ridotto la glicemia a digiuno di -19.26 mg/dL rispetto al placebo. Tuttavia, gli effetti su glicata, peso, indice di massa corporea e giro-vita sono non significativi. Inoltre, la cannella non ha modificato i livelli di insulina e di insulino-resistenza in modo significativo... Vista l'alta eterogeneità, i risultati devono essere interpretati con grande cautela.
Alè, la cannella qualcosa fa, -19 è meglio di niente, ma è poco e gli articoli scientifici che si concludono con however (tuttavia) non danno grande soddisfazione, serve troppa cautela per chi, come me, sperava che cannellarsi sarebbe stata la soluzione. Dovrò continuare a prendere i miei farmaci, mangiare sano e senza zuccheri, controllare uso e abuso di carboidrati con crudeltà, fare moto, misurarmi i livelli and all that jazz (tutti i membri della tribù dei diabetici queste cose le sanno e provano a farle).
Osservazione 3: spesso le cose interessanti sono complesse, interdipendenti, ingarbugliate nel senso che se fai una cosa ti trovi poi a dover fronteggiare esiti inattesi che ti obbligano a prendere altre misure dagli effetti non ben noti e così via. Diffidate di teorie semplificatrici all'eccesso e di persone che riducono un problema complesso a una ricetta da una riga o trovano capri espiatori piuttosto che fare la fatica necessaria a risolvere le cose. Esempi? "Il diabete si controlla con la cannella" mentre è una sindrome metabolica diffusa, fetente e aggrovigliata; "la pandemia e i vaccini li vuole BigPharma" mentre una cosa del genere non l'avevamo mai vista e, con i vaccini e la dedizione di molti, ne stiamo uscendo anche se ci sono cose che ancora non sappiamo; "il lavoro ce lo rubano quelli degli sbarchi" su cui non commento e così via. Populismi, sovranismi e negazionismi vari (in campo sociale, sanitario e scientifico) riducono la complessità a una comica e non risolvono mai nulla.
Forse, per amor di polemica, sono stato troppo severo nel paragrafo precedente: l'articolo del 2003 non diceva che "il diabete lo controlli con la cannella" ma solo che la glicemia calava se ne assumevi da 1 a 6 grammi al giorno. Ma nemmeno questa conclusione era a prova di bomba e le cose, appunto, sono più complesse di così, come ci dimostra la buona scienza a base di meta-analisi e decine di altri studi successivi.
E quindi che faccio? Ho deciso che un po' di cannella, da ora in poi, la userò lo stesso ogni giorno: costa (molto) meno della droga, male non mi fa, riempie la cucina di un bell'aroma, sostiene l'umore e, soprattutto, sia quel che sia con la glicemia!
PS. So già che faccia faranno wonder-Sara e wonder-Alessandra quando, la prossima visita di controllo, chiederò loro se la cannella fa bene. Si apriranno a un sorriso, alzeranno impercettibilmente le spalle e mi diranno di prendere tutta la cannella che mi pare (per quel che sappiamo...) Hanno letto le meta-analisi anche loro e sanno che, per ora, ci dobbiamo curare in altro modo. Restano sul pezzo, studiano e le provano tutte prendendosi il tempo che serve. Sono scienziate vaccinate, chapeau!
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