Le giornate filano via tranquille, a suo modo è cambiato poco rispetto alla routine di queste settimane, e forse mesi, in cui sono spesso rimasto a lavorare online, vado avanti con la maggior parte delle cose, ho la fortuna di non avere didattica o impegni formali e calendarizzati, sbrigo tanti email, riunioni gmeet o zoom sempre all'ordine del giorno.
Adesso qualche sintomo lo percepisco: di notte, con vaga regolarità cronometrica, alle 2.00 mi sale la temperatura fino a 38 o 38.5, brividi di freddo fastidioso e polare, qualche mal di testa. ormai mi conosco, mi prendo la mia tachipirina notturna, mi metto un maglione e aggiungo una coperta. Stanotte, fra lunedì e martedì, ho poi dormito beato e arroventato sul divano sotto un cumulo di lana e pile, bella sudata, svegliandomi con 36.7. poi il giorno scorre via bene.
Credo che questo "Adda passà 'a nuttata" sarà la mia strada per il recupero: un episodio notturno e un'ora più agitata del solito e, per il resto, sempre in attesa degli sviluppi. Cesira dovrebbe fare il molecolare di controllo domani, sapremo i risultati giovedì e poi vedremo che fare. Se lei si negativizza comunque non andrà al lavoro o a casa, dove Luciana e Lorenzo attendono anche loro senza gran sintomi che passi la bufera. Per quel che ci riguarda saremo un famiglia con una ex-positiva-ora negativa e un negativo-quasi certamente positivo. io proverò a farmi un rapido lunedì prossimo, anche per capire se posso confermare qualche appuntamento in presenza a metà dicembre. Non che cambi un granché, una delle lezioni del covid è che ci vuole pazienza, che se non fai oggi farai domani, se non sei presente o sei online o il cielo non ci cadrà in testa.
mi lavo la mani, perdo il conto, più di una dozzina di volte al giorno. per evitare escoriazioni e eritemi ormai di default ogni volta mi spalmo un po' di crema, ungendo poi giulivo tastiera e tutto quel che tocco per una decina di minuti. ho ripreso la lettura, a ritmo non indiavolato, di "La neolingua dell’economia" di Jean Paul Fitoussi, con sottotitolo appropriato alle circostanze, fra l'ironico e l'incoraggiante: "ovvero come dire a un malato che è in buona salute". È un dialogo eterodosso in cui si esaminano i cul de sac terminologici del dibattito economico europeo. Abbiamo anche finito di ascoltare in podcast la strepitosa trasmissione di Silvia Ronchey "Queste anime viventi. Animali, anima e mondo", la trovate qui o su RaiPlay Radio, imperdibile!
https://www.einaudi.it/catalogo-libri/problemi-contemporanei/la-neolingua-delleconomia-jean-paul-fitoussi-9788806243241/ |
No comments:
Post a Comment