Friday, October 03, 2008

Hunter valley



venerdi 3 ottobre c'era la gita sociale con i partecipanti overseas alla conferenza del PWC (Paul Wolley center for market dysfunctionality). si e' trattato di una cosa simpatica, informale e organizzata con gusto e semplicita'. io e Cesira abbiamo fatto il viaggio con Lorenzo e Massimo, che ci hanno dato un passaggio mentre gli altri viaggiavano sulla macchina di Ron. noi avevamo il compito di fermarci a Wahroonga, periferia di Sydney, per comprare le insalate in vista del barbecue. insalata qui non significa una cosuccia leggera a base di verdurine: si va giu' duro con patate e pollo, maionese a gogo', anche cose piu' "vivaci" a base di avocado e altro. tutto cio' serviva per fornire il contorno alle bistecche e salsicce che abbiamo cotto alla griglia in un'azienda vinicola della famosa Hunter valley.


abbiamo gia' visto delle zone vinicole dell'Australia, che abbonda di aree di pregio dove il buon vino e' diffuso. loro ci sanno fare, i vigneti e i poderi sono tenuti con cura estrema, le aziende sono sempre organizzate per vendere al dettaglio, accogliere i visitatori con degustazioni e offerta di ospitalita' e camere. siamo andati da Peterson e ci siamo fermati sulla sommita' di una collina con bella vista sugli hunter. pranzo a base di insalata e barbecue bevendo una bottiglia e mezza di shiraz che avevamo selezionato alla fine del preliminare e canonico giro di degustazioni. io ho assaggiato semillon e chardonnay 2007 per i bianchi e shiraz (nelle versioni 2006 e blend). il semillon non lo capisco del tutto (l'ho provato varie volte, non ha mai superato la sufficienza e le sue sue chances se le e' bruciate), lo shiraz blended e full bodied era troppo aggressivo ma chardonnay e shiraz 2006 erano buoni e infatti me li sono portati a Sydney assieme a un passito comprato sulla fiducia. la mia carta di credito recita 36 euro e, se tenete conto del cambio vantaggioso, capite che il vino non le te lo regalano. a me sembra pur sempre un grande piccolo affare (visto come va la borsa, poi!) ma dipende ovviamente dal fatto che reputo un bicchiere di vino civile un piacere della vita, costi quel che ragionevolmente costi.




ci resta nella memoria una bella scampagnata (vedete il gruppo nella foto: Cesira, Lorenzo, Massimo, Bob Eisenbels, Ron, Dimitri Vayanos, Gordon e Nick Barberis, uno dei grandi della behavioural finance), un piacevole entroterra ingentilito dalle vigne e la sosta al ritorno in un motel che sembra uscito dai film dei fratelli Cohen, per un flat white e due "espressi".

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