Il Cristo di Mantegna |
Bellini 1, Madonna. |
Bellini 2, Madonna. |
Bacio e abbracci! |
Cima da Conegliano, Madonna. A pochi passi dal quadro si apre la porta di un bagno che rischia di essere il più bello del mondo! |
Il Cristo di Mantegna |
Bellini 1, Madonna. |
Bellini 2, Madonna. |
Bacio e abbracci! |
Cima da Conegliano, Madonna. A pochi passi dal quadro si apre la porta di un bagno che rischia di essere il più bello del mondo! |
Sveglia presto, oggi è il giorno del convegno del Centro Ricerche Didattiche U Morin a Paderno del Grappa, pardon, Pieve del Grappa in seguito alla fusione dei comuni ai piedi del massiccio. Mi ha invitato Silvano, cui invidio una potenza semplice e diretta e cumuli di passione per la matematica e la cultura. Lo avevo già visto all'opera all'Università Popolare di Maserada e oggi lo rivedo rifulgere e tessere questo evento di tre giorni con una sessantina di iscritti, roba da non credere, a me sembrano numeri alti e vacillo quando poi, a pranzo, mi dirà che ci sono stati anni in cui si raccoglievano diverse centinaia di presenti.
Porto S Margherita - Paderno non è la strada dell'orto, ma non sono i kilometri a colpirmi o la sveglia all'alba per guadagnare il tempo di fare colazione con Cesira al panificio Di Bernardo. Il percorso che devo fare mi ricorda in modo carsico quello che sono, attraverso un pezzo di Piave basso e veneziano, poi faccio il Passante e mi immetto sulla Strada Pedemontana Veneta: è un bagno nella mia storia e, forse, nella mia essenza etnica, nella profondità di ciò che mi ha cresciuto, dei luoghi che mi hanno plasmato, negli orizzonti, profumi, cartografie umane e aromatiche che hanno contraddistinto questo transito terrestre (sì, lo so Sydney sta nel nome del blog, ho visto e amato alla follia anche qualche altra scheggia di mondo e, proprio per questo, riconosco anche casa e lascio che la mia terra riconosca me).
E, come tutti i viaggi che hanno senso, torno a casa anche in numerosi altri modi. Direzione Riese Pio X, c'è pure un'uscita della nuova superstrada; ritorno agli Istituti Filippin, faraonico complesso cui siamo tutti affezionati anche se è visivamente una specie di ecomostro sulle pendici della nostra montagna. Il Filippin però è lui, sempre lui, ha forgiato generazioni di trevisani, una leggenda curiale e organizzativa capace di cose buone e anche di conquistarsi la solida fama di "blindare" i diplomi per i figli zucconi o svogliati dei metalmezzadri e padroncini arricchitisi lavorando 15 ore al giorno, senza pace, senza pietà, senza domani. È questo che ha reso il mio Veneto quello che è; e ritorno anche in una matematica che è prevalentemente, e forse totalmente, didattica e passione, e nuovamente ascolto quel richiamo alle radici quando rivedo i corridoi e le aule dove ho fatto ripetizioni ai corsi estivi, guadagnandomi la pagnotta quando avevo poco più di 20 anni, 5-6 ore di recupero al giorno, seguendo individualmente quei figli di cui parlavo prima, insegnando un po' di matematica a chi era stato rimandato (tutti!) e anche a digrignare i denti contro gli esercizi da compito, un giusto mix di (poca) teoria e (tanto) pragmatismo. Adesso che siamo diventati fighetti la chiameremmo teach the exam, la tecnica che consiste nello studiare come si supera la prova, dimenticando largamente i contenuti della materia e memorizzando trucchi, regolarità, scorciatoie logiche e pratiche per evitare i trabocchetti e le tagliole sparse da noi docenti assetati di sangue. Me la sono sempre cavata bene in questa miscela di trucchi, motivazione e conti, matematica forse non aulica ma efficace e battagliera, specie per chi si deve salvare e se ne frega di volare alto. Sto divagando... sì, ma è proprio questo il punto!
Il Filippin, dopo una lunga storia, si è riconvertito e ospita il CIMBA, master che vede riuniti molti atenei USA di cui non so molto, e vari altri corsi, convegni, incontri e eventi culturali. |
Passante e Pedementana, a 110 km/ora percorro in meno di un'ora due miti fondativi del Veneto moderno, vacca boia! ci abbiamo messo decenni per cavarci dalle pastoie di Roma ladrona e costruire quello che serviva al pistone della locomotiva per correre, o far correre più veloce tutti i pistoni dei camion che intasavano la vecchia tangenziale di Mestre e tutte le strade pedemontane. Dopo decenni ce l'abbiamo fatta, habemus passantem ed etiam pedemontanam... uno come me nasce che già se ne parlava, cresce che si fanno progetti, si trovano i fondi, cambiano le giunte e i governi, si allungano le code, i costi crescono, i ricorsi anche, il commissario ci prova,Vernizzi ci riprova, diventi un borghese con la panzetta (beh, se non avessi imbracciato la spietata ferocia alimentare di noi diabetici T1) ma, ostrega, finalmente sventolano le nostre bandiere sul passante (pieno di macchine) e sulla Pedemontana (quasi deserta, ma che importa?)
La mia 500 leggera viaggia leggiadra e io vedo le mie campagne, i miei colli, la mia pedemontana. adesso si chiama SPV, che vuol dire, appunto, Strada Pedemontana Veneta anche se a me suona pure come Special Purpose Vehicle, quelle specie di società semi-truffaldine che hanno usato per impacchettare titoli tossici nella crisi finanziaria del 2010. Le analogie si fermano qui, qualche 10 o 100 o 200 milioni andati in fumo nella costruzione ci sono stati, i conti, in Veneto, non tornano mai alla lira, vedi MOSE. Ma non toccate la SPV, adesso ce l'abbiamo e pazienza se per ora la si usa meno di quanto era previsto, tornerà buona come tutte le infrastrutture quando la domanda crescerà, è come il porsel che non si butta via niente. 6 euro di pedaggio da Spresiano a Spineda, sono arrivato ed è ora di uscire per andare a Paderno via Fonte. Ma queste sono strade che rischio di conoscere anche bendato, si sente il profumo del Muson, si coglie nel contagiri del motore la pendenza lieve che conduce verso la prime falde del Grappa, morbida, non più di 2-3%, perfetta per il giro-caffè domenicale in bicicletta.
Mi fermo da Bizzotto a Fonte Alto, sempre una signora pasticceria, di quelle che ti domandi ma com'e possibile che in mezzo al nulla (beh, a Fonte Alto non me ne vogliano!) ci sia un'eccellenza simile. Eppure ormai questa storia l'ho gia vista spesso: le buone pasticcerie sono oasi di serenità in mezzo ai deserti urbani, mai perdere le speranze dopo che si è visto Accardi nel bronx di Palermo o Papa nei sobborghi di Sydney.
Quando hai otto piani da salire, la vista sui colli di Asolo (visti da "dietro") è spettacolare. |
Al convegno racconto "Dalla semplicità alla complessità: tre modelli per barcamenarsi nel presente: Segregazione, SIR, ChatGPT", tentando di ragionare su cos'è un modello, auspicando che sia semplice e chiudendo con qualche riflessione su ChatGPT che ha 170 milioni di parametri e che, da questo punto di vista, semplice non è. Scriverò una quindicina di pagine per la rivista del centro, sono felice di contribuire con qualcosa che forse qualcuno legge, mentre continuano a lievitare i dubbi sulla rilevanza di quello che compare sulle riviste scientifiche che, pare, serva solo per aggiungere piccole tacche sul manico della carriera e a sommare frazioni di punti a conteggi, fasce, impact factor e avanti col latinorum di cose che sempre più distraggono sia dalla scienza che dalla sua trasmissione agli studenti, in una marea di carte e adempimenti e valutazioni e classifiche sulla presunta eccellenza. Critico? Mah, forse sì, prendetemi pure con le molle dato che mi lamento ma fare il prof è comunque meglio che lavorare in miniera!
Sono quasi le 17.00, il cruscotto della macchina misura 42 C, sto benone e il collo mi si rilassa come se fossi in una sauna. Scendo per Castelcucco e spesso vedo i 37 C, a finestrini spalancati e palmo sinistro controvento, giro a sinistra per Pagnano e mi rinfresco a 35 solo quando passo accanto ai filari di pioppi. Sosta a Riese per un piatto di sola verdura, cetrioli dell'orto di mamma e insalata dell'EuroSpin, e poi via verso Treviso, sempre un bel freschino, 35-36 C, ma no moeo mai la condisionada, sono tornato a un livello basico che rasenta il cavernicolo. Ci metto il mio tempo per tornare a PSM, lungo strade belle dritte, in stile Treviso-mare, decido di saltare l'autostrada a Meolo-Roncade, basta pedaggi, e proseguo per Caposile, Stretti, Fiorentina, Brian... quando sono quasi arrivato comincio pure a sentire il caldo, do la colpa del surriscaldamento ai blue jeans blu, che io chiamo neri, le gambe roventi e alla maglietta, mentre sogno di guidare a petto nudo e mutande, così se ti ferma la polizia ti fanno fare un giro al fresco della caserma per controllarti bene.
È la fine di una giornata memorabile, un bignami di luoghi e storie che fanno parte di me, che sono me, e che ritrovo di tanto in tanto, fingendo di viaggiare nelle metafore piuttosto che da un posto all'altro. Sto anche ascoltando "Amuleto" di Roberto Bolano, letto dalle funambolica voce di Maria Paiato, e a mio modo sento la realtà sfaldarsi come Auxilio Lacouture, lei nel bagno della facoltà di lettere e filosofia dell'UNAM della sterminata Città del Messico il 18 settembre 1968, e io in un endocosmo veneto quasi altrettanto tentacolare. 120 kilometri: ad occhio sono lunghi eguali, Città del Messico e la traversata di oggi, intendo.
Riassunto della puntata precedente che trovate nel post "Io, ChatGPT e Lorenza": stimolato da qualche domanda, chiedo a ChatGPT di risolvere un esercizio semplice da compito. Il celebre programma di Intelligenza Artificiale lo risolve in un attimo, spiegando pure i passaggi con sicumera, ma è tutto sbagliato e ChatGPT non si ravvede nemmeno quando provo ad aiutarlo... bocciato senza appello!
Non so nulla di julia, un linguaggio di programmazione che ha il nome della mia criminologa preferita e di cui sento dire meraviglie, con tanto di commenti sul web e discorsi di amici che si spingono a dire che sarebbe ottimo anche per scrivere modelli ad agenti. Eppure, vista la desolante performance di un tentativo di ChatGPT di risolvere l'equazione x^3+x+1=0, una roba standard e fattibile che uso in ogni compito tanto per scaldare i muscoli ai miei studenti, decido di partire da zero: ce la faccio con julia a trovare la soluzione, anche se non so nulla e non ho nemmeno il programma?
Sono le 13.26 e attacco con zio google per trovare l'installer, individuo subito vari siti molto ben fatti con quanto serve e parecchia documentazione. Scarico, doppio click e vedo sul terminal lo splash screen di benvenuto, a metà fra la preistoria dell'interfaccia testuale (che sempre sia lodata, per altro!) e la scelta accattivante dei colori. Due secondi e due righe dopo ho definito la mia funzione e tanto per gradire provo a vedere se tutto funziona con f(1), che produce 3, e f(-0.62)=0.141672, non lontano da zero. Chi ben comincia è già a metà dell'opera.
Altro giro per digitare la stringa di ricerca "solving equation julia" e "solving equation julia one variable", imbattendomi in una bella lista di pagine che spesso mi suggeriscono di utilizzare NLsolve o nlsolve. A dir la verità, leggendo due righe di esempio alla massima velocità, vedo che lo usano per risolvere sistemi di equazioni, anche troppa grazia visti che a me servirebbe qualcosa di più semplice, nella sola variabile x. Pesto sulla tastiera:
julia> using NLsolve│ Attempted to find missing packages in package registries but no registries are installed.└ Use package mode to install a registry. `pkg> registry add` will install the default registries.ERROR: ArgumentError: Package NLsolve not found in current path.- Run `import Pkg; Pkg.add("NLsolve")` to install the NLsolve package.Stacktrace:[1] macro expansion@ ./loading.jl:1163 [inlined][2] macro expansion@ ./lock.jl:223 [inlined][3] require(into::Module, mod::Symbol)@ Base ./loading.jl:1144julia> nlsolve(f,[-2,-1])ERROR: UndefVarError: nlsolve not definedStacktrace:[1] top-level scope
julia> import Pkg; Pkg.add("NLsolve")Installing known registries into `~/.julia`Updating registry at `~/.julia/registries/General.toml`Resolving package versions...Installed IrrationalConstants ── v0.2.2Installed DiffRules ──────────── v1.13.0Installed DiffResults ────────── v1.1.0Installed Adapt ──────────────── v3.6.1Installed Setfield ───────────── v1.1.1Installed NLsolve ────────────── v4.5.1Installed SpecialFunctions ───── v2.2.0Installed Preferences ────────── v1.4.0Installed NaNMath ────────────── v1.0.2Installed StaticArrays ───────── v1.5.24Installed StaticArraysCore ───── v1.4.0Installed OrderedCollections ─── v1.6.0Installed ConstructionBase ───── v1.5.2Installed SnoopPrecompile ────── v1.0.3Installed JLLWrappers ────────── v1.4.1Installed ChainRulesCore ─────── v1.15.7Installed NLSolversBase ──────── v7.8.3Installed Reexport ───────────── v1.2.2Installed Requires ───────────── v1.3.0Installed LogExpFunctions ────── v0.3.23Installed ArrayInterface ─────── v7.4.3Installed LineSearches ───────── v7.2.0Installed ForwardDiff ────────── v0.10.35Installed CommonSubexpressions ─ v0.3.0Installed MacroTools ─────────── v0.5.10Installed OpenSpecFun_jll ────── v0.5.5+0Installed StatsAPI ───────────── v1.6.0Installed UnPack ─────────────── v1.0.2Installed InverseFunctions ───── v0.1.9Installed Compat ─────────────── v4.6.1Installed Parameters ─────────── v0.12.3Installed Distances ──────────── v0.10.8Installed ChangesOfVariables ─── v0.1.7Installed FiniteDiff ─────────── v2.20.0Installed DocStringExtensions ── v0.9.3Downloaded artifact: OpenSpecFunUpdating `~/.julia/environments/v1.8/Project.toml`[2774e3e8] + NLsolve v4.5.1Updating `~/.julia/environments/v1.8/Manifest.toml`[79e6a3ab] + Adapt v3.6.1[4fba245c] + ArrayInterface v7.4.3[d360d2e6] + ChainRulesCore v1.15.7[9e997f8a] + ChangesOfVariables v0.1.7[bbf7d656] + CommonSubexpressions v0.3.0[34da2185] + Compat v4.6.1[187b0558] + ConstructionBase v1.5.2[163ba53b] + DiffResults v1.1.0[b552c78f] + DiffRules v1.13.0[b4f34e82] + Distances v0.10.8[ffbed154] + DocStringExtensions v0.9.3[6a86dc24] + FiniteDiff v2.20.0[f6369f11] + ForwardDiff v0.10.35[3587e190] + InverseFunctions v0.1.9[92d709cd] + IrrationalConstants v0.2.2[692b3bcd] + JLLWrappers v1.4.1[d3d80556] + LineSearches v7.2.0[2ab3a3ac] + LogExpFunctions v0.3.23[1914dd2f] + MacroTools v0.5.10[d41bc354] + NLSolversBase v7.8.3[2774e3e8] + NLsolve v4.5.1[77ba4419] + NaNMath v1.0.2[bac558e1] + OrderedCollections v1.6.0[d96e819e] + Parameters v0.12.3[21216c6a] + Preferences v1.4.0[189a3867] + Reexport v1.2.2[ae029012] + Requires v1.3.0[efcf1570] + Setfield v1.1.1[66db9d55] + SnoopPrecompile v1.0.3[276daf66] + SpecialFunctions v2.2.0[90137ffa] + StaticArrays v1.5.24[1e83bf80] + StaticArraysCore v1.4.0[82ae8749] + StatsAPI v1.6.0[3a884ed6] + UnPack v1.0.2[efe28fd5] + OpenSpecFun_jll v0.5.5+0[0dad84c5] + ArgTools v1.1.1[56f22d72] + Artifacts[2a0f44e3] + Base64[ade2ca70] + Dates[8ba89e20] + Distributed[f43a241f] + Downloads v1.6.0[7b1f6079] + FileWatching[9fa8497b] + Future[b77e0a4c] + InteractiveUtils[b27032c2] + LibCURL v0.6.3[76f85450] + LibGit2[8f399da3] + Libdl[37e2e46d] + LinearAlgebra[56ddb016] + Logging[d6f4376e] + Markdown[ca575930] + NetworkOptions v1.2.0[44cfe95a] + Pkg v1.8.0[de0858da] + Printf[3fa0cd96] + REPL[9a3f8284] + Random[ea8e919c] + SHA v0.7.0[9e88b42a] + Serialization[6462fe0b] + Sockets[2f01184e] + SparseArrays[10745b16] + Statistics[4607b0f0] + SuiteSparse[fa267f1f] + TOML v1.0.0[a4e569a6] + Tar v1.10.1[8dfed614] + Test[cf7118a7] + UUIDs[4ec0a83e] + Unicode[e66e0078] + CompilerSupportLibraries_jll v1.0.1+0[deac9b47] + LibCURL_jll v7.84.0+0[29816b5a] + LibSSH2_jll v1.10.2+0[c8ffd9c3] + MbedTLS_jll v2.28.0+0[14a3606d] + MozillaCACerts_jll v2022.2.1[4536629a] + OpenBLAS_jll v0.3.20+0[05823500] + OpenLibm_jll v0.8.1+0[83775a58] + Zlib_jll v1.2.12+3[8e850b90] + libblastrampoline_jll v5.1.1+0[8e850ede] + nghttp2_jll v1.48.0+0[3f19e933] + p7zip_jll v17.4.0+0Precompiling project...42 dependencies successfully precompiled in 42 seconds
julia> using Roots
│ Package Roots not found, but a package named Roots is available from a
│ registry.
│ Install package?
│ (@v1.8) pkg> add Roots
└ (y/n/o) [y]: y
Resolving package versions...
Installed Roots ─────── v2.0.14
Installed CommonSolve ─ v0.2.3
Updating `~/.julia/environments/v1.8/Project.toml`
[f2b01f46] + Roots v2.0.14
Updating `~/.julia/environments/v1.8/Manifest.toml`
[38540f10] + CommonSolve v0.2.3
[f2b01f46] + Roots v2.0.14
Precompiling project...
2 dependencies successfully precompiled in 8 seconds. 42 already precompiled.
julia> find_zero(f,0)
-0.6823278038280193
julia> f(x) = x^3+x+1
f (generic function with 1 method)
julia> find_zero(f,0)
-0.6823278038280193
julia>
Secca come una fucilata: "Ma tu non hai paura che ChatGPT ti rubi il posto di lavoro?"
solve the problem x^3+x+1=0ChatGPT: Unfortunately, the equation x^3 + x + 1 = 0 does not have an algebraic solution that can be expressed in terms of elementary functions. This is because the equation is a cubic equation, and there is no general formula for solving cubic equations algebraically like there is for quadratic equations.However, the equation can be solved numerically using numerical methods, such as the Newton-Raphson method or the bisection method. These methods involve iteratively refining an initial guess for the solution until it converges to the true solution.
Formulo il problema: risolvi un'equazione di terzo grado (8 maggio 2023) |
Using the Newton-Raphson method, ... the solution to the equation x^3 + x + 1 = 0 is approximately -1.324717957244746.
> f <- function(x) x^3+x+1> uniroot(f,c(-2,0)) # trova la soluzione compresa fra -2 e 0$root [1] -0.6823219
compute f(x) with x= -1.324717957244746ChatGPT: To compute f(x) with x = -1.324717957244746, we substitute this value of x into the function f(x) = x^3 + x + 1:f(-1.324717957244746) = (-1.324717957244746)^3 + (-1.324717957244746) + 1= -1.324717957244746Therefore, f(-1.324717957244746) = -1.324717957244746.
Un altro pezzo di sessione (8 maggio 2023) |
that's strange as i got f(-1.324717957244746) = -2.649436ChatGPT: I apologize for my mistake. You are correct.To compute f(x) with x = -1.324717957244746, we substitute this value of x into the function f(x) = x^3 + x + 1:f(-1.324717957244746) = (-1.324717957244746)^3 + (-1.324717957244746) + 1= -2.64943585095
but you told me that f(-1.324717957244746)=0. can you try to solve the equation correctly?ChatGPT si scusa un'altra volta e scrive questo sproloquio:I apologize for the confusion and my previous incorrect answer. Here's an attempt to solve the equation x^3 + x + 1 = 0 using Cardano's method, which is a standard method for solving cubic equations:First, we express the equation in the form x^3 = -x - 1:x^3 = -(x + 1)Next, we introduce a new variable y such that x = z - b/3, where b is the coefficient of the quadratic term, which is 0 in this case. This gives:(z - b/3)^3 = -(z - b/3 + 1)Expanding the left-hand side and simplifying, we get:z^3 - 3bz^2/9 + 3b^2z/27 - b^3/27 = -z + 1/3Multiplying both sides by 27 and simplifying, we obtain:27z^3 - 27z + 9b^2z - b^3 + 3 = 0Substituting b = 0, we get:27z^3 - 27z + 3 = 0Dividing both sides by 3, we obtain:9z^3 - 9z + 1 = 0Now, we need to find a root of this equation, which can be done using numerical methods such as the Newton-Raphson method. A root of this equation is approximately z = 0.4533976515.Finally, we can obtain the three solutions of the original equation x^3 + x + 1 = 0 by using the formula x = z - b/3:x1 = z - b/3 = 0.4533976515 - 0/3 = 0.4533976515 x2 = αz - β/3 = -1.088186771 - 0.5i x3 = αz - β/3 = -1.088186771 + 0.5iwhere α = (-1 + sqrt(-3))/2 and β = (1 - sqrt(-3))/2 are the complex cube roots of unity.
Al controllo di sicurezza non c'è bisogno di sgomitare e davanti a me ci sono solo un anziano signore e la moglie con deambulatore... |
Ottimo e abbondante il panino, simpatico e ben organizzato Justin! |
Sono sul treno da Munchen HBf a Hamburg-Altona con destinazione Hannover, ho pagato 121, 50 euro per il biglietto e viaggiamo a 240 e rotti all'ora, mi sono già collegato alla rete wifi WIFIonICE. tutto va bene, no? Si potrebbe dire "quasi": sono seduto per terra, in sukhasana come alla lezione di yoga e con me (per terra, intendo!) ci sono mamme, bambini, altri passeggeri più o meno giovani, occupando ogni cm di moquette disponibile e, in particolare, ringraziando il fatto che ci sono ampi spazi per le carrozzine che, mancando i disabili, diventano irrituali piazzole di sosta per quanti, come me, si devono fare due o più ore su questa tratta.
La sede di Goldman Sachs a Londra |
La foto è brutta come il demonio, ma è solo una sfida. Ho trascritto il testo che sta sotto a "The culture of Goldman Sachs" |
The culture of Goldman Sachs is defined by the commitment to delivering the best service to our clients through collaboration, innovation, and a relentless pursue of excellence.
Partnership, teamwork and integrity are foundational to our culture. We leverage the depth and breadth of our experience to create long-term value for our clients, stakeholders and communities.
Our inclusive and dynamic environment inspires continuous learning and growth, ensuring future generations will surpass our current aspirations.
poi arriva J e mi porta dentro in un enorme piano terra adibito a ristorante con una mezza dozzina di banchetti/espositori dove si può prendere di tutto, con una spiccata predilezione per cibo "sano" (verdure, carbo free, protein-added, vegan, gluten-free, extraterrestre portami via!)
metto assieme 630 grammi di roba varia, con un po' di penne fredde per formare un minimo di base per un filo d'insulina, poi pomodori, ceci, cereali, olive e chissà che altro. si paga a peso con carta di credito touch collegata a una bilancia elettronica, 10.45 pounds, mi spiace solo che ho dimenticato di tenere lo scontrino per ricordo. chiacchiero con J, appollaiato su un desk che preferiamo ai divanetti. guardo la marea di gente che mangia, alcuni sono in tiro ma non tutti. facciamo varie riflessioni sulla vita e sulla finanza, nella mia testa risuona il titolo del film "chiedimi se sono felice", intuisco qualcosa, me lo tengo per me.
L'ampissimo androne e spazi per sedersi, mangiare, fare due chiacchiere. Gli espositori col cibo sono a pochi metri da qui |
un neo assunto a GS forse prende 50k pounds se è a tempo fisso, 80k se è contingent che vuol dire licenziabile, in un certo senso carne da macello all'occorrenza. il bonus, se va bene, qualche volta non lo danno, si aggira sul 60% dello stipendio. si lavora tanto, di tanto in tanto sicuramente troppo (ma ognuno ha i suoi limiti), guardo queste facce con le vaschette del cibo, mi rendo conto che non ho preso nulla da bere, ero troppo concentrato a capire come funzionava la bilancia e stavo intasando la coda, constato che in media sono giovani, tanti trentenni e forse anche meno, qualche quarantenne, nessun "anziano" sopra quest'età o coi capelli bianchi o curvo o nettamente fuori peso. può darsi che chi ha più esperienza o ruoli dirigenziali pranzi altrove, anche nello stesso edificio: magari crostini e salmone e vino bianco, sto tirando a indovinare, mentre a noi giovani tocca la vaschetta. lo sapete vero che questa cosa di nutrirsi alla scrivania mi pare una barbarie, no? ogni cosa al suo posto, suggerisco sempre di staccare e di non rimanere inchiodati alla postazione per 14 ore di file, anche perché il cous-cous e molte altre cose s'infilano nella tastiera e fanno danni. e, scusate, ma la vaschetta mi ricorda tanto Pailette che almeno guaisce contenta e le diamo pure una seconda ciotola con l'acqua fresca!
J mi fa fare un tour: al piano interrato c'è un'enorme palestra, credo aperta giorno e notte, non serve nemmeno portarsi il cambio, ti danno loro maglietta e calzoncini sanificati. per chiamare uno degli 8 ascensori che salgono bisogna premere il piano desiderato su una pulsantiera che ti dice dove andare (sennò rischi che l'ascensore salti il piano dove sei diretto tu). saliamo al quarto, m'imbatto su un bel bancone dove si trovano snack, frutta, muffin e cookies e i baristi ti fanno il caffè a pagamento, "costa tanto", non oso immaginare quanto, e andiamo a pochi metri di distanza dove in effetti ci sono una marea di macchine da caffè, in una specie di social area con vista sul grattacielo di fronte, e puoi avere ogni specialità (black, macchiato single and double, cappuccino e tutti gli altri nomi di dubbia utilità che si sono inventati in UK), c'è anche il distributore di latte parzialmente scremato, ne puoi prendere quanto ti pare per allungare il caffè o un beverone salutare. Mi prendo un caffè lungo, quasi tiepido visto che il latte esce gelato. vedo pure un lavabo dove qualche ragazza sulla venticinquina sciacqua posate o quello che si è portata da casa, tutto mi pare in ordine e forse di tanto in tanto passa pure la signora delle pulizia a dare una spugnata.
L'atmosfera è frizzante dato che oggi a Londra c'è il CEO, David Solomon, ed è previsto un discorso con tutti i dipendenti alle 14.45. tutti sono caricati a pallettoni, se non è come quando arriva il Messiah ci manca poco e piacerebbe anche a me stare a sentire, ma intuisco che c'è la sicurezza, la registrazione, gli inviti... mi limito a scattare coraggiosamente (ehm...) una foto al video che sta in ascensore, tanto per condividere l'evento. cerco di non distruggere la giornata a J, rimandole inutilmente sulle costole, anche se pare tranquilla. ha preferito portarsi la vaschetta su per mangiare più tardi, la ringrazio e la saluto, "chiedimi se sono felice", no? Buona fortuna, J, nella speranza tu possa venire al corso a testimoniare agli studenti e a dir loro cos'è sul serio lavorare coi professionisti. apre la porta che introduce all'open space dove si lavora, area derivati at large, fixing, margin calls e dintorni. riprendo l'ascensore e, vae victis, finisco negli scantinati perché salta il piano terra. ah sì, la pulsantiera! mi dice che devo prendere quello etichettato con "S", bye bye Goldman Sachs, è stato bello per un'ora bagnarsi nell'acquario degli squali!
David Solomon parlerà la suo popolo, ormai pronto ad attraversare anche il Mar Rosso ;-) |
Per concludere, ho chiesto a chatGTP di scrivere un poemetto sulla banca (beh, a dir il vero avevo chiesto di essere ironico e di ricordare anche scandali e controversie più o meno recenti in cui GS è stata coinvolta): è in rima, giudicate voi... lo dice anche chatGPT che c`è speranza pure per loro!
Goldman Sachs, oh Goldman Sachs,
Your values sound quite grand,
Collaboration, innovation,
And excellence at hand.
Partnership and teamwork too,
Integrity, oh my,
Your culture seems quite noble,
Or is it all a lie?
For though you claim inclusivity,
And learning without end,
Controversy follows you,
Like a faithful friend.
To mortgage fraud and more,
It seems your pursuit of profit,
Has led you to the floor.
But fear not dear Goldman Sachs,
For there's hope yet to be found,
Perhaps a change in mindset,
Could turn your fate around.
So let us all aspire,
To build a world more just,
Where profit and integrity,
Can indeed coexist.