Wednesday, October 01, 2008

Voices

una citta' di questo respiro fa anche rumore. questo post e' un tentativo di trasmettere i suoni della citta' o almeno alcuni fra i piu' caratteristici. cominciamo con gli spettacoli di strada degli aborigeni (so che e' una questione molto piu' complessa, chiedo venia ma qui parlo solo di suoni...) ho registrato la voce del didgeridoo, uno strumento a fiato suonato dagli aborigeni. si tratta di un lungo "tubo" di legno, in cui l'aria insufflata da un lato risuona in modo particolare, a seconda della posizione delle labbra e di come il suonatore tocca o percuote lo strumento. a un profano come me il suono sembra simile a quello di uno schiacciapensieri gigante. in questa registrazione sentite, oltre al ronzio basso e modulato dello strumento, anche un po' di base ritmica creata da un tipo alla Indiana Jones che stava alle percussioni. ecco la mia registrazione. confrontatela con una piu' tersa (e forse piu noiosa) dell'UNSW, University of New South Wales.

il secondo suono e' molto piu' "urban". una delle cose carine degli australiani e' che sono civili e rispettosi, come mi pare si convenga agli anglossassoni (certi, va bene! ci sono pure gli hooligans...) anyway, rispettano il codice stradale e i pedoni attendono che il semaforo diventi verde. capita quindi di aspettare parecchi minuti in attesa del via libera. in questo periodo c'e' un suono particolare che accompagna l'attesa. il semaforo ticchetta regolarmente fino a quando c'e' il rosso; poi si scatena emettendo un "gnweeeoouuuu" che risveglia dal tutti dal torpore e... si puo' attraversare accompagnati da un suono intermittente piu' veloce, "diamoci una mossa", fino a quando la luce e' verde. quasi ogni mattina vado al lavoro a piedi, lungo George street, con una dozzina di incroci e questi rap semaforici mi accompagnano lungo tutto il viaggio. spero che possiate sentire qualcosa.

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