Friday, August 02, 2013

Metaphors

 La mattina del 2 agosto mi sveglio col sole basso e mi vengono in mente le "metafore". Non preoccupatevi, non è contagioso e non mi succede spesso, ma riaffiora quella specie di smania di generalizzare, tipico della testa di noi matematici dopo un po' di riposo e vacanze. Alcune di queste considerazioni "metaforiche" sono forse ovvie e banali ma le scrivo lo stesso.
  • trasparenze e filigrane: viste dal mare la terra, le isole e le catene di montagne si stagliano con contorni a volte decisi, tenui o eterei a seconda delle distanze e della luce che li investe. Mi pare un bel modo di visualizzare le tante situazioni, pieni di neri, grigi e sfumature, che cambiano a seconda dei punti di vista. Forse, come in mare, anche la giusta distanza dalle coste aiuta a vederle come vanno viste.

  • ordine e preparazione: la vita in barca (come molte altre cose) è un esercizio di organizzazione, buone pratiche e capacità d'ingegnarsi. Tutto deve essere al suo posto, una corda che s'aggroviglia è un casino, la leva del cambio va aggiustata con mezzi di fortuna. Anche il sale, se non lavato con acqua dolce, lascia tracce nel tempo e intacca i materiali più duri. C'è un collegamento con l'operosa necessità di tenersi la vita sgombra da fastidi inutili e togliersi le incrostazioni mentali e fisiche prima che facciano danni. 
Come vedete, saggezza da pochi schei! Spero però che ricordarlo a me stesso pensando a una barca mi aiuti a metterlo in pratica.
Su note più concrete, l'highlight della giornata è che partiamo... dimenticandoci due passeggeri! Dopo pranzo, Anna e Carlotta si tuffano con le maschere ma noi partiamo pensando che siano in cabina. Ce ne rendiamo conto dopo mezzora buona di navigazione, fortunatamente lenta (3 km/h) per via del fiocco issato e motore spento. I marinai infatti stavano riparando la leva del cambio per la seconda volta. Giro di telefonate e le nostre eroine rientrano sul gommone della Kaya Guneri II che stazionava nella stessa baia. Resterà storico un lapidario, efficace nonché aulico sms del nonno: "Abbandonate sulle rive delle Caria", la classe non è acqua. La sera festeggiamo anche il compleano di Anna, che aveva tentato omertosamente di tenerlo nascosto. Ma in pochi metri quadri i segreti durano poco e il cuoco si esibisce nell'ennesimo show decorando con un intaglio un'anguria e servendo l'immancabile torta.

Oggi di fatto siamo giunti a pochi kilometri dalla nostra meta, Bodrum. Domani gironzoleremo qui intorno a caccia della "baia più bella", che finora abbiamo trovato giorno dopo giorno.  

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