Monday, November 10, 2008

solidarity



sabato sera al musical. cogliamo l'occasione per vedere il penultimo show di "Billy Elliot" che dal 10 novembre, dopo due anni di spettacoli ininterrotti, se ne va dal Capitol theater di Sydney per cercare lo stesso successo nell'altra "capitale" Melbourne.

l'ho gia' scritto sul queste colonne, ma andare a teatro e' un divertimento per il pubblico oltre che per lo show. gli spettatori erano un campionario di diversita': molti ragazzi dell'eta' di Billy, coppie di tutte le eta', armadi semoventi con parecchie birre in corpo, capelli cortissimi e relative morose di stazza comparabile, in una fusione di stili e classi sociali che si spiega anche con la trasversalita' della storia del ballerino che esce da un sobborgo di minatori inglesi, spezzati dopo un anno di sciopero dal pugno di ferro di Margaret Thatcher, ma a loro modo mai domi nell'offrire il supporto necessario al loro piccolo artista. Non pensate che si tratti di uno spettacolo esclusivamente "popolare": la musica e' stata scritta da sir Elton John e c'era anche il solito grande sfoggio di arditi abitini da sera, tacchetti acuminati come spade, generosi decolte', schiene, quadricipiti femorali in spasmodica evidenza...



amiamo la storia di Billy e se avete visto il film ricorderete il divertimento, l'ironia e lo struggimento di tante scene, oltre a una colonna sonora da applausi, mi rimbombano ancora i Clash e London Calling durante una carica della polizia contro gli striker e la travolgente "I love to boogie" dei T. Rex. so che e' un'altra storia ma questa vicenda di lotta e solidarieta' mi ha ricordato nel mio piccolo la notte bianca di Ca' Foscari: "Gelmini, lavoriamo anche di notte!". e' stato bello partecipare in collegamento anche da 16000 km di distanza e sentirsi una parte di tanti che agiscono "as one", come i proletari della Durham Miners' Association. ok, ok... ci arrivo da solo, secchio di acqua gelata! la Gelmini non e' la Thatcher (ne' lo sara' mai!), gli universitari non sono minatori e gli ideali sindacali spesso finiscono per parare il culo ai peggiori fannulloni. ma, guardando il musical, ho sorriso di fronte alle canzoni "solidarity forever" e "merry xmas maggie thatcher" pensando idealisticamente che "we'll never walk alone".

il musical e' pieno di strepitose canzoni e balletti, recitato in inglese del nord, "understund", "truck", "smuke"... certe scene sono anche visivamente straripanti: ad esempio, le manganellate sugli scudi dei bobbies e le torcie frontali dei minatori che scompaiono nel pozzo della miniera quando le unions si arrendono. il piccolo Billy e' grande e tiene botta per tre ore, cantando, ballando e mitragliando battute assieme a tutti gli altri. se passate per Melbourne nel prossimo biennio (non si sa mai...) e' una serata che merita.

ps. per onesta', devo dire che mentre stendevo il post la Gelmini ha fatto un decreto e ha detto una cosa giusta: le universita' si valutano e si tagliano i fondi alle cattive, mentre (le briciole?) si lasciano alle migliori. questa impostazione da campionato di calcio e' molto meglio che strangolare tutti in egual modo. e va ben, se continui cosi' superi Mussi nel mio gradimento, salvandoti dalla zona retrocessione!

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