Tuesday, November 21, 2006

UTS (University of Technology Sydney)



ieri ho dato un seminario a UTS e la cosa mi stimola a raccontare qualche cosa sulla School of Economics and Finance (SEF) che mi ospita. mi verra' forse spontaneo fare confronti con l'Italia, come capita a tutti i forestieri. ho un ufficio spazioso in cui potremmo tranquillamente lavorare in due (ci sono due computer ma tanto io ho il mio fido Mac). la SEF ha una cucina / sala pranzo / caffe' attrezzata di tutto punto: macchina da caffe', distributore d'acqua fredda e a temperatura ambiente, micro-onde, piastra per cucinarei panini, lavastoviglie, lavello, frigo dove puoi (se vuoi) lasciare la tua roba e trovare il latte per allungare il caffe' nero, divanetti e tavolini... ci sono gli armadietti con le tazzone e c'e' un cartello che spiega che si tratta di una "self-help kitchen" e che le tazze sporche vanno riposte in lavastoviglie. qualche buon'anima poi fa partire un ciclo di lavaggio e tutto e' nuovamente a disposizione. mi pare un bel modo di lavorare e forse l'ambiente accogliente spiega in parte perche' alle nove di sera molti siano ancora qui a lavorare. in Italia non abbiamo nulla di tutto cio' e, infatti, molto raramente ci si ferma fino a tardi (lo so, si potrebbe argomentare diversamente ma perche farci del male?) in ogni caso, stare in ufficio anche per pranzo non mi vede sempre d'accordo, mi sento un carcerato e preferisco farmi due passi andando a mangiare al Darling Harbour, a 5 minuti a piedi da qui. cosi' respiro un po' d'aria.


molto gentilmente mi hanno invitato oggi al consiglio di dipartimento, durato due ore, 23 persone presenti. la riunione si e' aperta con le "apologies", le scuse (!) di quei 4 che non potevano essere presenti, menzionati a uno a uno. assistere al collegio e' stato interessante sotto diversi profili: ho saputo che alcuni membri della SEF hanno ricevuto fondi di ricerca per 2.440.000 di AUS dollari. fa quasi un milione e mezzo di euro (!), da spendere in tre anni. non ho nemmeno la forza di commentare. capisco come possano permettersi di dare borse di ricerca (tante), assumere personale di ricerca a contratto (tanto), segretarie (tante), finanziare dottorati (tanti), venire in Europa tre volte l'anno, sbranarci sotto il profilo scientifico... in ogni caso, lavorano come dannati di colore (vedi le 21.00 di prima!)


durante il consiglio ho sentito varie volte la preoccupazione di coivolgere di piu' gli studenti, di migliorare la qualita' dei servizi offerti dalla scuola. c'e' una commissione che noi non abbiamo, la "School Quality committe", cui vengono delegate numerose questioni importanti dato che molte cose influenzano la qualita' dei servizi offerti da un'istituzione universitaria. tutto il mondo e' paesello e c'e' stata una tirata d'orecchie (non rituale, un discreto cazziatone a muso duro) per la scarsa partecipazione degli accademici alle presentazioni degli studenti. al mio seminario erano in 9, senza infamia e senza lode.


dopo due ore esatte il meeting era finito (sono in Australia o in Svizzera?) e il pranzo era offerto dalla SEF: buffet con insalatone, lasagne, carne, due tipi di contorno, dolci e ovviamente caffe' (con la macchinetta di prima). sono contento, non ci mancano di sicuro i margini di miglioramento... mentre loro possono solo peggiorare! greetings down under.

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